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6 agosto 2015

La scuola media Pavoni di via Crespi 40 chiude per amianto

Ritorna in primo piano la questione amianto negli edifici scolastici milanesi. Del tema ce ne siamo già occupati in diverse occasioni [clicca qui]. Eravamo convinti, a seguito della formulazione del piano di interventi da parte del Comune di Milano, che la situazione cittadina fosse ormai sotto controllo. Purtroppo non è così. 
Ad essere coinvolta, è storia di questi giorni, la sede della scuola secondaria di primo grado "Pavoni" di via Benigno Crespi 40, in Zona 9.

L'amministrazione ha rilevato la presenza di amianto presso l'edificio scolastico e, conseguentemente, è stato disposto il trasferimento delle classi.

La scuola media Pavoni è parte dell’Istituto Comprensivo "Confalonieri" che comprende due ordini di scuola, primaria e secondaria di I grado, e quattro plessi:

- la primaria “Confalonieri” di via Dal Verme 10
- la primaria “Lambruschini” di via B. Crespi 1
- la secondaria di I grado “Govone-Pavoni”: 
  • plesso di via G. Pepe 40 
  • plesso di via B. Crespi 40
Dal primo settembre 2015 le 8 classi della scuola media saranno "temporaneamente" allocate al secondo piano della Scuola Primaria “Lambruschini", con ingresso da piazzale Maciachini 12.
Il plesso di via Crespi 40 è anche sede del C.P.I.A. 5 (Centro Provinciale Istruzione Adulti): per questa struttura la scelta di una sede alternativa è in corso di definizione.
Le famiglie sono state informate dall’amministrazione scolastica tramite avviso pubblicato sul sito della scuola: “ ... Ulteriori informazioni – si legge nel comunicato - saranno fornite alle Famiglie in un incontro apposito, previsto per settembre, prima dell'inizio delle lezioni. Si assicurano le Famiglie che la situazione è strettamente monitorata dalla Scuola, dall'Ente Comunale e dal Consiglio di Zona.
Curiosamente, il comunicato della scuola [testo completo] non fa cenno alle motivazioni che hanno determinato il trasferimento della scuola. Evidentemente, e non a torto, il termine "amianto" fa paura. Ma le famiglie meritano trasparenza e chiarezza. 
L'edificio risale al 1970 e fu costruito, come molte altre scuole, milanesi e non, con la tecnica del prefabbricato. Recentemente erano stati disposti dei lavori di manutenzione straordinaria (il rifacimento della facciata del plesso scolastico), una spesa, col senno di poi, assolutamente inutile.
L’edificio scolastico non rientrava, per quanto a noi noto, nella lista predisposta dal Comune di Milano delle scuole soggette ad intervento per presenza di amianto.
Al momento non siamo in grado di segnalare il livello di contaminazione dell'edificio. Ci risulta che all'interno del plesso non siano state rilevate nell'aria fibre del materiale. Ma se valutiamo il costo stimato dall’amministrazione per la bonifica dell’impianto (poco meno di otto milioni di euro, la cifra comprende sia l'attività di bonifica vera e propria che quella di risanamento dell'edifico a seguito della bonifica) e che la stessa amministrazione, riscontrata la contaminazione, ha immediatamente disposto il trasferimento delle classi in altra sede, non possiamo che dedurne che l'inquinamento da amianto del plesso scolastico di via Crespi n. 40 è importante, diffuso e pertanto pericoloso.
Sono numerose le domande che vogliamo porre all'amministrazione cittadina:
1) il plesso della scuola media Pavoni di via Crespi 40 è stato ispezionato per vericare la presenza di amianto?
2) se si, quando? e come mai la presenza di amianto non è stata rilevata? quali le risultanze dell'indagine? è possibile visionare il report dell'indagine? da quale società è stata condotta l'analisi?
3) se no, per quale motivo il plesso è stato escluso dall'indagine? 
4) è possibile che altre scuole milanesi si trovino nella stesse condizioni della media di via Crespi?
5) quali pericoli corre la salute del personale docente e non docente che ha lavorato in questa scuola e degli studenti che hanno frequentano le aule di questo istituto? è ragionevole pensare che nel tempo vi siano state dispersioni di materiale?

Ci chiediamo inoltre, qualora confermati gli esorbitanti costi di bonifica, se sia opportuno intervenire in tal senso. Non è forse è meglio provvedere alla demolizione e ricostruzione dell’edificio? Ad occhio e croce, tenendo conto delle esperienze note (ad esempio il preventivo per la ricostruzione della scuola Cassinis) con circa 10/12 milioni di euro potremmo avere una scuola del tutto nuova.

Il documento "Amianto nelle scuole" dell'Inail [clicca qui]

Rassegna stampa:
- il giorno del 7/8/2015 [clicca qui]
- chiamamilano del 12/8/2015 [clicca qui]

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