il nostro indirizzo di posta elettronica --> unacrepaincomune@gmail.com <-- scriveteci

10 dicembre 2015

Il 5° Rapporto del Registro nazionale dei mesoteliomi (2015): aumentano i morti nel settore istruzione

L’Italia è uno dei Paesi più colpiti al mondo dall’epidemia di patologie asbesto-correlate e sta attraversando il periodo di massima incidenza dei casi di mesotelioma, a causa dell’intenso uso del materiale dal secondo dopoguerra fino al 1992 e della lunga latenza della malattia. E' quanto emerge dal V Rapporto del Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM) [clicca qui], il sistema di sorveglianza epidemiologica istituito presso l’Inail, che riporta le informazioni relative a oltre 21mila casi di mesotelioma maligno con una diagnosi compresa tra il 1993 e il 2012, rilevati dalla rete dei suoi Centri operativi regionali (Cor).
L’età media alla diagnosi è di 69,2 anni. Il 93% dei casi registrati risulta a carico della pleura. Fino a 45 anni la malattia è rarissima (solo il 2% del totale dei casi registrati), la percentuale di casi con una età alla diagnosi inferiore a 55 anni è pari invece al 9% del totale, mentre il 36,1% dei soggetti ammalati ha un’età compresa tra 65 e 74 anni.
Il 71,6% dei 21.463 casi archiviati è di sesso maschile.

Il settore più coinvolto è l’edilizia. Le modalità di esposizione all’amianto sono state approfondite per 16.511 casi, pari al 76,9% del totale. Fra questi il 69,5% presenta un’esposizione professionale (certa, probabile, possibile), il 4,8% familiare, il 4,2% ambientale, l’1,6% per un’attività extralavorativa di svago o hobby, mentre resta improbabile o ignota nel 20% dei casi. Prendendo in considerazione l’intero periodo di osservazione (1993-2012) e i soli soggetti colpiti dalla malattia per motivo professionale, i settori di attività maggiormente coinvolti sono l’edilizia (15,2% del totale), l’industria pesante, e in particolare la metalmeccanica (8,3%), la metallurgia (3,9%) e le attività di fabbricazione di prodotti in metallo (5,7%), i cantieri navali (6,7%) e l’industria del cemento-amianto (3,1%). Il quadro, comunque, è molto variegato e frazionato, con la presenza di numerosi ambiti produttivi nei quali l’esposizione è avvenuta per la presenza dell’amianto nel luogo di lavoro e non per uso diretto. 
Per quanto riguarda l’ambito professionale dell’istruzione [clicca qui per un estratto dal rapporto], secondo il rapporto 2015 sono state 63 le persone decedute a causa dei tumori causati dall'amianto. Le più colpite sono le  maestre delle scuole elementari (10), seguite da altre professioni intermedie nell’insegnamento (6), bidelli e assimilati (6), professori di scuola superiore (6), tecnici chimici (5), ricercatori, tecnici laureati e assimilati (3), professori di scuola media (3).
Secondo il Registro Nazionale dei Mesotelioma del 2012, nell’arco del periodo 1993-2008 sono state 41 le persone del mondo della scuola decedute a causa delle malattie causate dall’amianto [clicca qui]. 

Nessun commento:

Posta un commento